GDPR e prevenzione dal contagio da COVID-19
Con la sottoscrizione del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” l’azienda può prevedere, prima dell’accesso al luogo di lavoro, alla rilevazione della temperatura corporea al fine di tutelare i lavoratori all’interno del luogo di lavoro. Inoltre la stessa può richiedere il rilascio di una dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l’assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19. Tale prescrizioni possono essere applicate anche ai visitatori che necessitino l’ingresso in azienda.
Tali operazioni costituiscono un trattamento di dati personali che quindi deve avvenire secondo quanto disciplinato dal Reg. UE 679/2016 e dal D.lgs. 196/2003. Secondo il principio della minimizzazione del dato e di limitazione della finalità si suggerisce di raccogliere il dato senza registrarlo e conservarlo ad eccezione che tale dato sia necessario al fine di documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali. Prima della rilevazione della temperatura deve essere fornita apposita informativa con riferimento alla finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19. La base giuridica per la quale il trattamento risulta lecito è l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d).
I dati trattati devono essere gestiti con idonee misure di sicurezza. In particolare, sotto il profilo organizzativo, occorre individuare i soggetti preposti al trattamento e fornire loro le istruzioni necessarie. Si sottolinea, riportando quanto espresso all’interno del protocollo, che in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, bisogna assicurare modalità tali da garantire la riservatezza e la dignità del lavoratore. Tali garanzie devono essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichi all’ufficio responsabile del personale di aver avuto, al di fuori del contesto aziendale, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel caso di allontanamento del lavoratore che durante l’attività lavorativa sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria e dei suoi colleghi.