Eurostat: gli italiani fra i meno attenti di tutti alla privacy online
Secondo un’indagine di Eurostat, l’Italia è uno dei Paesi dell’Unione Europea che dimostra meno attenzione alla privacy online. I finlandesi, invece, si dimostrano tra i più attenti d’Europa.
Secondo il rapporto di Eurostat, nel corso del 2023, il 36% degli europei tra i 16 e i 74 anni che utilizzano Internet, hanno modificato le configurazioni del proprio browser per evitare il monitoraggio delle proprie attività online, come profilazione delle abitudini di navigazione con fini di marketing.
Questo avviene attraverso l’utilizzo di diverse tecnologie, come i famosissimi cookie, che permettono di registrare le pagine visitate, i click effettuati, i tempi di permanenza e altri dati utili a ricostruire il profilo dell’utente. Le informazioni raccolte possono essere utilizzate per diversi scopi, come migliorare l’esperienza di navigazione, personalizzare la pubblicità o analizzare il comportamento degli utenti. D’altro canto questa pratica limita l’anonimato delle persone che navigano e profila l’utente, proponendo annunci personalizzati ma anche volutamente esagerati a livello di prezzo.
Ma in Italia solo il 27% degli utenti ha limitato la raccolta dei cookie. Il primo posto della classifica è invece riservato alla Finlandia, che registra un buon 66% di utenti che hanno limitato la raccolta dei cookie, seguita dai Paesi Bassi (56%), Lussemburgo (47%), Danimarca (46%) e Germania (45%).
Anche per quanto riguarda l’uso di software volti a impedire il tracciamento online, il nostro Paese segna un risultato negativo. Solamente il 12% degli italiani, infatti, adopera questa misura, contro il 49% degli utenti in Belgio, il 38% di quelli a Malta e il 32% degli abitanti della Croazia e dei Paesi Bassi. Soltanto la Bulgaria e Cipro hanno registrato dati inferiori, rispettivamente con solo il 7% e il 3% di navigatori che hanno installato un software anti-tracciamento. In generale, 1 europeo su 3 cerca di bloccare la raccolta dei dati.
Nonostante i cittadini italiani non sembrino prendere troppo seriamente la privacy online, i modi per proteggere la propria attività su Internet ci sono e sono accessibili a tutti.
Articolo ripreso da FederPrivacy