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ll software “Savio” consentiva all'INPS di concentrare la propria attenzione sulle prognosi “sospette”. Adottato dall'Istituto dal 2012 sino al 25 marzo 2018, operava non solo all'insaputa dei lavoratori interessati, ma anche in assenza di precauzioni e garanzie specifiche. L’Autorità Garante