Attacco hacker a Easy Park, rubati i dati personali di migliaia di clienti
Il più grande operatore di app per parcheggi in Europa si è denunciato alle autorità di regolamentazione dell’informazione nell’UE e nel Regno Unito dopo che gli hacker hanno rubato i dati dei clienti. “Il 10 dicembre 2023 – informa la società sul sito italiano di Easy Park – abbiamo scoperto di essere stati vittime di un attacco informatico”.
L’attacco ha comportato la violazione di dati non sensibili dei clienti. “La sicurezza dei nostri clienti è per noi una priorità e desideriamo che tu sia pienamente informato relativamente a questo incidente. Ecco cosa abbiamo fatto. Abbiamo adottato misure per assicurarci la protezione dei tuoi dati; Abbiamo rapidamente preso le misure necessarie per fermare l’attacco informatico; Ci siamo assicurati che i nostri servizi continuassero a funzionare normalmente; Abbiamo informato le autorità competenti. EasyPark Group, proprietario di marchi tra cui RingGo e ParkMobile, ha affermato – secondo quanto riporta il Guardian – che nomi dei clienti, numeri di telefono, indirizzi, indirizzi e-mail e parti di numeri di carte di credito sono stati presi, ma che i dati di parcheggio non sono stati compromessi nell’attacco informatico”.
La società non ha detto quanti dei suoi utenti sono stati colpiti, oltre a dettagliare che sono stati coinvolti 950 utenti RingGo nel Regno Unito. Un portavoce ha affermato che “la maggior parte degli utenti interessati sono utenti europei del marchio EasyPark”, il che suggerisce che i dati di migliaia di clienti siano stati compromessi. L’hackeraggio evidenzia la crescente centralizzazione dei servizi di parcheggio in tutto il mondo, poiché app, siti Web e linee telefoniche automatizzate sostituiscono contatori fisici e addetti ai parcheggi.
Le macchine operatrici sono molto più costose ma non richiedono dati personali per effettuare pagamenti e possono essere utilizzate da persone che fanno affidamento sui contanti, come molti conducenti anziani.La raccolta centralizzata dei dati sulla posizione è particolarmente sensibile perché potrebbe essere utilizzata per tracciare fisicamente le persone. EasyPark – scrive ancora il Guardian – ha affermato che è la più grande app di parcheggio in Europa in termini di copertura.
L’azienda e i rivali come PayByPhone e JustPark di proprietà della Volkswagen in Europa e ParkWhiz e SpotHero negli Stati Uniti stanno facendo a gara per coprire quanto più territorio possibile, spesso incorrendo in forti perdite mentre si accaparrano i concorrenti. EasyPark è di proprietà degli investitori di private equity Vitruvian Partners e Verdane, che l’hanno acquistata da BMW e Daimler nel 2021. Le sue app EasyPark, ParkMobile, RingGo e Park-line operano in più di 4.000 città in 23 paesi, tra cui Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e la maggior parte degli stati dell’Europa occidentale come Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito.La società ha affermato che il suo marchio ParkMobile, che conta 50 milioni di utenti negli Stati Uniti, non è stato interessato. Gli utenti di RingGo sono stati colpiti perché alcuni dei suoi servizi erano integrati con la tecnologia EasyPark, ma la piattaforma RingGo non è stata violata.
Articolo ripreso da FederPrivacy