Prenotazioni online: e-book e video tutorial con 10 consigli per vacanze senza brutte sorprese
Oltre la metà dei vacanzieri cerca offerte su internet, ma il 30% di essi è vittima di una truffa online. La nuova guida con i consigli di Federprivacy per prenotare viaggi e alloggi in modo sicuro. Bernardi: “Su internet non ci sono solo gli hacker, e l’inganno può assumere forme subdole con dark pattern e tranelli mirati a farci spendere più del dovuto”. Uno studio della Carnegie Mellon University dimostra che le offerte mirate sono più care del 10% rispetto alle normali ricerche online. Un video tutorial e un e-book per aiutare gli utenti a proteggere la propria privacy e riconoscere le insidie quando devono prenotare le vacanze
Firenze, 19 giugno 2023 – Nonostante l’inflazione e l’aumento del costo della vita le persone non vogliono rinunciare a godersi le ferie, e il 56% dei vacanzieri va a cercare su internet l’offerta giusta per risparmiare, ma uno su tre (30%) subisce una truffa online o comunque conosce qualcuno che ne è stato vittima mentre prenotava un viaggio per le proprie vacanze, e il 34% di coloro che vengono raggirati perdono 1.000 euro o più.
A evidenziarlo, è il rapporto “Safer Summer Holidays” di McAfee, che ha intervistato 7.000 persone di sette paesi per fare il quadro sull’impatto della crisi sui viaggi online e sulla sicurezza digitale, e a quanto risulta il 61% delle persone è più preoccupato per le minacce digitali che per quelle fisiche, come essere borseggiati, con l’85% degli adulti che nutre una certa o alta preoccupazione per la compromissione della propria identità durante le ferie.
nche se è ovviamente comodo prenotare le proprie vacanze su internet, d’altra parte sul web ci sono infatti molte insidie che rischiano di rovinarci il periodo più atteso dell’anno. È per questo che Federprivacy ha pubblicato “Vacanze & Privacy: 10 consigli per un’estate senza brutte sorprese”, una breve guida per aiutare i consumatori a prenotare online le ferie senza trascurare la protezione dei dati personali per tutelare le propria privacy ed evitare di farsi sottrarre illecitamente denaro da cybercriminali e malintenzionati, ma anche per risparmiare soldi mentre si analizzano le offerte online, come spiega Nicola Bernardi, presidente dell’associazione:
“Quando si deve prenotare un viaggio o prenotare un alloggio su internet ci si può imbattere in vere e proprie truffe, e per questo la privacy e la sicurezza informatica non riguardano più solamente una cerchia ristretta di addetti ai lavori. Nell’era digitale, tutti gli utenti devono essere in grado di sapersi difendere dalle minacce più diffuse. Tuttavia, su internet non ci sono solo gli hacker, e l’inganno può assumere le forme più subdole, come elementi grafici che ci fanno apparire delle offerte convenienti anche quando non lo sono, ed altri tranelli mirati a farci spendere più del dovuto. Ad esempio, a volte capita che dopo aver prenotato la nostra vacanza notiamo che il prezzo è sceso rispetto a quello che abbiamo pagato noi”.
Oltre ad affrontare i temi delle varie minacce informatiche come virus e phishing, nel decalogo viene spiegato anche come riconoscere insidie online che sono studiate per persuadere gli utenti a prendere decisioni che vanno contro i loro interessi, come avviene ad esempio con il fenomeno dei Dark Pattern, ma viene anche richiamata l’attenzione sugli annunci pubblicitari mirati che mostrano offerte mediamente più care del 10% rispetto ai prezzi che si possono reperire facendo una semplice ricerca sul web per trovare gli stessi identici prodotti, come ha evidenziato un recente studio della Carnegie Mellon University, i cui risultati sono stati illustrati dal Prof. Alessandro Acquisti al Privacy Day Forum 2023.
Inoltre, anche l’ordine in cui vengono mostrati i risultati nei siti specializzati nel settore turistico potrebbe essere fuorviante rispetto alle normali aspettative dell’utente, perché ci sono strutture alberghiere che sono disposte a pagare per ottenere performance migliori aderendo a programmi di affiliazione, e così facendo ricevono fino al 65% in più di visualizzazioni nei risultati di ricerca e fino al 20% in più di prenotazioni rispetto ad altri hotel che invece non sono affiliati. Non c’è quindi da stupirsi se gli algoritmi spesso danno la precedenza alle offerte personalizzate in base ai comportamenti online dell’utente, e non necessariamente ad altre che magari sono ugualmente vantaggiose viene dato lo stesso posizionamento. A tal proposito, Nicola Bernardi di Federprivacy osserva:
“Anche se sono ormai consapevoli di essere spiati attraverso le tecniche di profilazione online, gli studi effettuati rivelano che il 45% degli utenti vuole concludere rapidamente l’acquisto dell’offerta che ha trovato, e spesso il motivo è che essa viene presentata come l’ultima rimasta o prossima alla scadenza. Ma in realtà ci sono dietro delle precise strategie di marketing che fanno leva sulla nostra emotività. La raccomandazione è quella di non cedere all’impulso, e di prendersi il tempo di leggere prima le informative sulla privacy del sito di prenotazioni online che stiamo visitando per accertarci che il risparmio che ci viene offerto non lo paghiamo con i nostri dati personali, dando poi i nostri consensi solo se sono effettivamente necessari.”
La nuova guida per fare prenotazioni online senza brutte sorprese, è disponibile sotto forma di video tutorial ed anche in versione digitale con un e-book sfogliabile online comprendente maggiori approfondimenti, ed è diffusa gratuitamente da Federprivacy, principale associazione italiana dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013 che conta quasi 2.500 soci membri ed oltre 20mila lettori della propria newsletter settimanale.
Articolo ripreso da FederPrivacy