Amazon rischia multa da 425 milioni di dollari per violazione del Gdpr

L’autorità per la protezione dei dati del Lussemburgo ha proposto una multa di oltre 425 milioni di dollari (circa 350 milioni di euro) contro Amazon.com. Il caso è quello riguardante la protezione dei dati degli utenti nell’Unione europea, che potrebbe terminare con la più alta sanzione inflitta per la violazione del GDPR, il regolamento Ue sulla privacy.

La proposta è stata consegnata alle autorità degli altri Paesi del blocco, secondo le fonti del Wall Street Journal. L’opinione dell’autorità del Lussemburgo è importante, visto che Amazon ha il suo quartier generale proprio nel Granducato. Nel caso specifico, sotto accusa è la raccolta e l’uso dei dati personali degli individui e non è relativo ad Amazon Web Services, il suo business sul cloud computing.

La notizia arriva a pochi giorni da un’altra bacchettata giunta dalla Commissione europea: «Occorre assicurare che la crescita di Internet avvenga in un modo competitivo. I primi risultati di alcune ricerche mostrano il ruolo centrale nell’assistenza voce e operativa di determinati gatekeeper, come Google, Apple e Amazon, che indirizzano comportamenti che influenzano negativamente la concorrenza», aveva detto la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager mercoledì, annunciando la pubblicazione di una relazione sul tema da parte della Commissione.

Nel dettaglio, la commissaria ha espresso la preoccupazione dell’Ue per il fatto che certi gatekeeper possano emergere e usare il loro potere per danneggiare la concorrenza. È necessaria una concorrenza leale per sfruttare al meglio l’’Internet delle cose’ per i consumatori nella vita quotidiana. Se alcune di queste pratiche sono confermate, ha aggiunto, verranno aperte procedure di violazione della concorrenza.

Fonte: Il Sole 24 Ore