Le app per combattere le dipendenze da sostanze condividono dati personali degli utenti con Google e Facebook
App utilizzate da migliaia di persone in cerca di supporto per guarire dalla dipendenza da oppiacei accedono a informazioni personali sensibili e possono inviarle a Google e Facebook, che a loro volta sono in grado di identificare gli utenti. A renderlo
Dipendente asporta informazioni di diecimila pazienti
Le aziende investono sempre più risorse in cybersicurezza per proteggere i loro dati, ma non sempre chi li viola è un hacker, e non sempre chi se ne appropria è un malintenzionato che attacca dall’esterno. Anzi, più del 50% delle
Chiave elettronica dell’auto: le informazioni sono dati personali
Con l'affermarsi dei Big Data si espande anche la nozione di "dati personali" e dunque la necessità che il relativo trattamento avvenga nel rispetto della Privacy. Con una decisione inedita, la n. 19270/2021, la Corte di Cassazione ha infatti accolto,
Cookie, non basta invocare il legittimo interesse.
Il legittimo interesse non c'entra niente con i cookie di profilazione. Ci vuole il consenso dell'interessato per mettere sui dispositivi di chi si collega a un sito web i cookie che tracciano il profilo delle persone; e non basta invocare
I pazienti hanno diritto di scegliere quali dati oscurare nel fascicolo sanitario
La normativa sul Fascicolo sanitario elettronico prevede che l’interessato possa oscurare dati e documenti presenti nel fascicolo che saranno così accessibili solo dallo stesso interessato e dal medico che li ha generati. Tale diritto è esercitabile al momento in cui
Gli algoritmi del gruppo Glovo discriminavano i rider a loro insaputa
La società Foodinho, controllata da GlovoApp23, dovrà modificare il trattamento dei dati dei propri rider, effettuato tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale, e verificare che gli algoritmi di prenotazione e assegnazione degli ordini di cibo e prodotti non producano forme
Smart assistant: Google ammette di registrare conversazioni
Una notizia che scuote il mondo della smart home, anche se non stupisce i più paranoici, ha appena fatto il giro del mondo: Google ha ammesso che Assistant registra l’audio degli utenti anche quando non chiamato in causa dalla hotword